Qualche fotografia intrigante appesa ai muri della casa parrocchiale di Ciconio avevano destato curiosità, ma don Andrea era riservatissimo e nessuno aveva potuto conoscere il forte aspetto emozionale che quelle fotografie celavano. Il complesso di quelle emozioni affidate a un diario di ascensioni, iniziato all'età di vent'anni e continuato fino al quarantacinquesimo compleanno, era rimasto un documento personale al quale di tanto in tanto l'autore ritornava per rivivere momenti importanti della vita che furono animati da una passione profonda, fino a chiuderlo con una nota di ringraziamento. Tre righe redatte con calligrafia ancora ferma scritte il 10 febbraio 1996 all'età di ottantaquattro anni.
Sin dalla sera nella quale ho avuto tra le mani quel quaderno nero un pò sgualcito mi sono reso conto che si trattava di un libro scritto e meditato, corredato da un'eccezionale documentazione fotografica irripetibile.
Nell'adoperarmi per acquisire il materiale a un suggestivo progetto editoriale mi sono addentrato in un'opera che svela l'animo tenace e immediato di un alpinista romantico, forse uno degli ultimi, mosso da una forza interiore che lui stesso descrive: "Io miro senza posa i ghiacciai" che mi stanno sopra e una forza misteriosa che non so spiegare ma che sento viva e imperiosa entro di me mi spinge verso di essi e già provo una gioia strana pensando alla possibilità d'immergermi in quel biancore uniforme, di scrutarlo, di dominarlo e possederlo.
Il lettore, attraverso gli scritti di don Andrea Oberto, molti dei quali sono del lontano 1935, si sorprenderà nel constatarne la modernità nei contenuti e nello stile letterario, asciutto e pacato, com'era lui, lineare nell'esposizione e conciso.
Questo libro esce postumo a poco più di un anno dalla morte dell'autore, per l'innata modestia di don Andrea Oberto, il quale non ha mai cercato una sede idonea per questo suo scritto.
Il volume accompagna la mostra scaturita dall'eccezionale fondo fotografico prodotto e gelosamente custodito e ordinato dallo stesso autore.