Arduino marchese d'Ivrea e poi re d'Italia ebbe vicende complesse, per il governo della marca, che lo condussero a un duro conflitto con le gerarchie ecclesiastiche. La morte improvvisa dell'imperatore Ottone III gli spalancò la strada verso il regno che resse, con alterne vicende, per quattordici anni.
L'incoronazione a Pavia, nell'antica chiesa dei santi Ennodio ed Eleucadio, favorita dal sostegno dei secondi militi, provocò le vibrate proteste dei grandi vassi dell'impero, ma il re non si fece intimidire e affrontò con vigore le truppe germaniche, che cercarono di detronizzarlo.
Il suo capolavoro politico e militare fu la resistenza al lunghissimo assedio delle valli Orco, portato dalle truppe germaniche di Enrico II che rivendicava i suoi diritti sulla corona italica e sull'impero. Egli stabilì il quartier generale a Sparone e seppe resistere, fino a quando Enrico non desistette.