I primi a mettere a punto la lavorazione del ferro furono gli Ittiti alla fine del II millennio a.C., ma occorre attendere la sapienza quieta dei monaci benedettini per l'invenzione del maglio a testa d'asino mosso dalla forza delle cadute d'acqua, opportunamente incanalata.
Lungo una delle tante rogge medievali che solcano la pianura canavesana, a breve distanza dalle fabbriche moderne sopravvive un impianto che ha le caratteristiche dei sistemi medievali e che tuttora produce strumenti per l'agricoltura con sistemi antichi.
Alla fine dell'Ottocento l'evoluzione dei sistemi per la lavorazione plastica dell'acciaio ha prodotto la berta: una sorta di mostro tecnologico antico, basato sulla caduta libera di una mazza dall'alto su un piano ove è approntato lo stampo. Anche questo sistema è da tempo abbandonato.