Il Castello di Masino è espressione di una storia esemplare e millenaria non priva di momenti difficili, di incertezze, ma anche di impegno e di soddisfazione: dimora di una delle più antiche famiglie piemontesi, con grande sforzo fu tenuto dagli ultimi eredi fino all'acquisizione dell'intero complesso da parte del FAI, nel 1988, che si impegnò da subito e con generosità per il recupero e per la restituzione alla collettività di una così importante testimonianza d'arte e di storia.
Pazienza, passione e attenzione, come dell'intera attività del FAI, unitamente alle professionalità, al supporto e alla fattiva collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Piemonte, hanno permesso di recuperare e riportare all'originario splendore la struttura, i giardini, le decorazioni e le ricche collezioni che oggi possiamo nuovamente ammirare. Affiora così la storia dei luoghi nel rapporto tra le architetture e il paesaggio, nelle magnifiche decorazioni, tra le quali spicca nuovamente il ciclo affrescato delle meridiane che permettono di leggere le trasformazioni dell'edificio e comprendere il gusto dei suoi abitanti. Diviene così un vero piacere tornare ad ammirare le immagini che gli artisti hanno lasciato nel tempo di un monumento che ancora segna e qualifica magnificamente un intero territorio. Il Castello di Masino rimane dunque una testimonianza notevole e insieme l'epilogo felice di un percorso lungo e non facile che ha premiato la collaborazione tra soggetti che pur differenti per storia e per attività si sono incontrati nella comune e sentita intenzione di preservare e valorizzare un importante patrimonio culturale.
Il Castello di Masino rappresenta il felice paradigma del dialogo possibile tra diverse professionalità fornendo la chiave di una vincente politica di recupero del bene culturale.
Mario Turetta